Preparazione e possibili utilizzi
Gli amanti del cibo e delle bevande biologiche avranno sicuramente sentito parlare del tè matcha. Si tratta del tè verde della tradizione giapponese, sul quale si fonda una vera e propria cerimonia di etichetta. In Occidente la cerimonia non è stata ovviamente tramandata, ma i benefici restano gli stessi. Il tè matcha, infatti, è consigliato per dimagrire, restare giovani, proteggere la propria pelle e aumentare la concentrazione. Ma passiamo alla pratica: come usare il tè matcha, sia come bevanda che come ingrediente culinario?
Come usare il tè matcha per berlo
Si consiglia prima di tutto di acquistare una polvere di tè verde di buona qualità. Bisogna prepararlo per sospensione, non infusione. Questo significa mettere la polvere in una tazza, aggiungere l’acqua riscaldata a circa 80 gradi, e mescolare il tutto. Per chi vuole attenersi alla tradizione, l’ideale sarebbe procurarsi il chasen, un frustino di bambù che permette di mescolare il tè in modo omogeneo. Il chasen va bagnato precedentemente, e girato in maniera lenta e circolare un paio di volte. In seguito, il movimento deve diventare a forma di 8 e protrarsi per 15 volte. Il giro finale invece deve essere a forma di 6.
Utilizzi in cucina
Il tè matcha è un ingrediente sfruttato soprattutto per la preparazione di dolci. Biscotti, cioccolatini, torte e gelati in particolare. Serve anche da colorante naturale; in Giappone, fa da spezia in cibi tipici come il mochi e la soba. Ovviamente in questo Paese abbondano anche i dolci: quelli che accompagnano il tè verde si chiamano wagashi e sono fatti di zucchero di canna, fagioli e farina di riso. In alternativa, per sbizzarrirsi con il vostro estro creativo, provate a usarlo nel tiramisù, o per frappè, muffin, creme-caramel e granite. Qualunque sia la pietanza scelta, le proprietà benefiche del tè verde vi sorprenderanno.